Intanto riparte il pressing sul governo per l’adozione in Italia dell’ora legale permanente. Una possibilità questa prevista dall’Unione Europea – che sulla misura ha lasciato massima discrezionalità ai Paesi Membri – e che secondo gli esperti determinerebbe benefici economici, ambientali e sanitari non indifferenti.
“Un’ora di luce in più nelle ore serali, determina una riduzione dei consumi energetici da parte di famiglie e imprese ed evidenti risparmi in bolletta – spiega il presidente Sima, Alessandro Miani – Solo nel 2023 l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno produrrebbe nel nostro paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh”.
A tutto ciò – prosegue – si aggiungerebbe “un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria”.