Presso la sede di via delle Calabrie 63, alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni locali tra i quali il presidente della provincia di Salerno, Franco Alfieri, ( “Le energie e le risorse sono ormai sempre più scarse ed è importante che l’attenzione a questi consumi parta dalla scuola perché significa che aggrediamo il problema dalla radice e formiano generazioni pronte ad affrontare queste questioni”), anche il consigliere regionale Franco Picarone e Luca Sgroia, presidente del CRAA Improsta, ma anche alla guida del centro per l’Innovazione in Agricoltura, la presentazione dei dettagli su questo tipo di coltivazione in agricoltura verticale, in una serra alimentata a led in sette metri di altezza e sei di larghezza, che consente di risolvere molti problemi di oggi a partire dal risparmio di terra e il ridotto consumo di acqua come ha evidenziato il dirigente scolastico Alessandro Turchi.
Il progetto ha il principale scopo di fornire agli studenti una vera e propria realtà aziendale di produzione in “vertical”, cui si associa un percorso formativo nel campo delle nuove tecnologie del settore agricolo guardando alla sostenibilità, come ha spiegato nel corso del suo intervento di presentazione la professoressa Rossella Robusto, direttrice dell’azienda Profagri. La priorità è formare gli studenti alla progettazione ed organizzazione delle filiere agroalimentari anche in piccoli spazi, ottimizzando l’efficienza degli input agronomici e delle risorse impiegate.
La Vertical Farm consentirà la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti tecnologici di gestione ed organizzazione delle produzioni, diminuendo gli sprechi e massimizzando le risorse Un nuovo modello di agricoltura innovativa al quale guardano con interesse istituzioni ed associazioni. “L’innovazione e la ricerca in agricoltura sono fondamentali per preparare gli studenti ad un ‘agricoltura del futuro che sarà diversa da quella di oggi – ha detto Antonio Costantino, presidente provinciale di Confagricoltura, anche lui presente all’iniziativa- è fondamentale perché questo settore che è al pari dell’industria un ambito completamente innovato”. Per Legambiente era presente Michele Buonomo: “Bisogna ribadire la necessità di tutti della salvaguardia del suolo che è un patrimonio fondamentale”.