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Approda a Venezia lo chef “scellato”, il campano Antonio Peluso: “pesce povero che diventa chic”

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Da Marcianise a  Venezia lo chef “scellato” Antonio Peluso approda con il suo slogan “pesce povero che diventa chic” ovvero il baccalà, ottenedo un riconoscimento speciale per meriti professionali e di conseguenza la nomination 2023 per l’ambito e prestigioso Leone d’oro.
Imprenditore e ideatore  delle rinomate “Locanda del Baccalà” Antonio, da sempre appassionato di baccalà, decide di aprire il primo ristorante a Marcianise nel 2015, con lo scopo di promuovere questo prodotto e le diverse interpretazioni cui si presta come ingrediente principale perché nel corso degli anni se da un lato approfondiva la conoscenza e le sue proprietà nutrizionali dall’altro si rendeva conto che molte persone tendevano a sottovalutarlo.
Il successo dell’iniziativa è tale che nel corso del tempo, la “Locanda del Baccalà” ha prodotto diverse collaborazioni con rinomati chef del territorio nonché la sua presenza in diverse trasmissioni televisive e radiofoniche dove si è sempre prodigato per diffondere questo gustoso pesce in tutte le sue declinazioni. A completamento della sua opera di diffusione, nel 2018, pubblica il libro “50 Sfumature di Baccalà” dove raccoglie, in un connubio perfetto tra innovazione e tradizione, diverse ricette che vanno da quelle classiche a quelle che prevedono gli abbinamenti più insoliti e sorprendenti. Antonio ha poi portato l’amore per il baccalà in giro per l’Italia, partecipando agli street food festival più importanti con i suoi truck food trasformati in vere e proprie cucine mobili dove vengono preparate diverse specialità tutte rigorosamente a base di baccalà.
Da qui nasce la sua ultima idea, quella di organizzare un villaggio itinerante interamente dedicato al baccalà con il nome di baccalà village.
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