Nella missiva viene chiarita la posizione univoca dei comuni del comprensorio serviti dal Maria Santissima Addolorata.
I sindaci sottolineano non solo la funzione centrale dell’ospedale per il vasto territorio di riferimento, rigettando, quindi, qualsiasi ipotesi di accorpamento di reparti, di chiusure e di tagli – in particolare l’accorpamento di Ortopedia e il depotenziamento di Chirurgia – che comporterebbe solo un maggior esodo sanitario fuori territorio, ma anche la grande mobilitazione generale delle popolazioni coinvolte che già hanno manifestato in diversi modi il proprio dissenso aderendo al Comitato per la Salute pubblica, promotore di un’iniziativa molto partecipata.
I Sindaci chiedono quindi, prima di procedere al varo del nuovo atto aziendale, un confronto diretto con l’Assessorato alla Sanità e la Direzione generale dell’Asl.
In particolare la delicata situazione del Maria Santissima Addolorata è stata esaminata a Eboli in terza Commissione, presieduta da Lucilla Polito.
I commissari, su invito del Sindaco, hanno deciso di istituire la Commissione consiliare permanente sulla questione Sanità in difesa del Maria Santissima Addolorata, ma anche in vista della realizzazione dell’ospedale unico Eboli -Battipaglia.