Si tratta, sottolineano gli inquirenti, di un atto dovuto per consentire le nomine di periti di parte in vista dell’autopsia della vittima.
L’attenzione della procura si è concentrata, per motivi diversi, su un pediatra e su quattro appartenenti all’organico della scuola. Il primo avrebbe visitato negli ultimi tempi il bambino, senza rilevare segni di un’ipotetica disfunzione o malformazione cardiaca; il personale della scuola dovrebbe invece chiarire i motivi del mancato utilizzo sul piccolo del defibrillatore di cui l’istituto dispone, ma che non sarebbe stato impiegato, non è chiaro se perché guasto o per mancanza di operatori che sapessero usarlo. Dopo il malore, lunedì scorso, il piccolo fu subito sottoposto a lunghi massaggi cardiaci nel tentativo di rianimarlo, e poi condotto in ospedale dove avvenne il decesso: l’autopsia dovrà accertare se il mancato uso del defibrillatore possa aver compromesso l’esito dei successivi soccorsi. (ANSA).
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