Ma la metamorfosi del secondo tempo, quando la Salernitana è sembrata afflosciarsi quasi scomparendo dalla partita, nonostante i cambi dell’allenatore portoghese, è apparentemente inspiegabile e merita più di una riflessione a freddo.
E soprattutto vanifica una vittoria, mettendo addirittura nel finale a rischio finanche il pareggio, che per atteggiamento tattico, scelte iniziali di formazione e approccio alla gara (insieme al vantaggio portato negli spogliatoi) sembrava già impacchettata. Peccato, perché la pratica salvezza, a 10 giornate dalla conclusione del campionato, poteva essere già – virtualmente – archiviata».
Di Enrico Scapaticci