“Come se non bastasse la partenza del dottor Severino Iesu, si ha notizia di altri professionisti che presto non lavoreranno più all’ospedale di Salerno. Dopo il primario e il suo vicario Generoso Mastrogiovanni, si è dimesso Paolo Masiello, anch’egli tra i fondatori 30 anni fa della Cardiochirurgia del Ruggi. Corriamo il rischio di una vera e propria emorragia di medici. Un reparto che era diventato un punto di riferimento, con 800 interventi all’anno e 25mila in tre decenni, non può rimanere ostaggio delle logiche della politica”.
Tommasetti ribadisce l’esigenza di una forte presa di posizione da parte della politica e della stessa cittadinanza salernitana: “Bisogna rendersi conto che non si tratta di semplici defezioni o di pensionamenti, come qualcuno in maniera interessata vorrebbe far credere, ma di cardiochirurghi difficilmente sostituibili, la cui perdita non potrà che ripercuotersi sulla stessa esistenza di un reparto di eccellenza. Peraltro, si corre il rischio di un effetto emulazione anche in altri reparti e a pagare lo scotto della guerra di potere non possono essere certo i pazienti”.