I trend regionali
Nel comparto delle compravendite, per quanto riguarda gli ultimi tre mesi, l’interesse verso l’acquisto è cresciuto del 10%, mentre lo stock di abitazioni invendute nella regione è comunque in aumento del 3,4%, segno di un mercato in leggera difficoltà. Decisamente migliore il quadro dell’affitto: la domanda per questo settore è cresciuta oltre 17 punti percentuali nel confronto con il trimestre precedente e lo stock di conseguenza è calato, perdendo oltre l’8%, segno che molte abitazioni sono state locate con successo e il mercato si presenta in fermento.
I trend delle compravendite per città e province
Guardando ai prezzi medi richiesti da chi vende casa si nota come la maggior parte delle località seguano il trend regionale, assestandosi su una sostanziale stabilità. Oscillazioni positive, sopra il 2%, per il comune di Caserta e per la provincia di Benevento. Napoli, che si conferma la più cara in regione, guadagna l’1,1%, sfondando il tetto dei 2.700 euro/mq. Poco dietro la città di Salerno dove si parla di 2599 euro/mq.
La domanda si mantiene assolutamente positiva in quasi tutti i territori, fanno eccezione i comuni di Benevento (-2,3%) e di Salerno (-4,3%) e la provincia di Avellino (-9,4%). Di contro anche l’offerta mostra diversi segni più – ad indicare che l’ultimo trimestre ha visto degli accumuli di stock – come nel comune di Benevento appunto (+10,5%) o in quello di Caserta (+9,5%). Bene invece la provincia di Benevento dove l’invenduto si è ridotto del 14%, e la città di Salerno che perde quasi il 7%.
I trend nel comparto della locazione
I trend rilevati raccontano di un mercato delle locazioni che apre il 2023 in positivo. Partendo dai prezzi, sostanzialmente stabili o in aumento in tutta la regione, con l’eccezione della provincia Salerno. Anche per quanto riguarda i canoni di affitto Napoli si conferma la città campana più cara, con i suoi 12,7 euro/mq, in rialzo del 3,4% rispetto al trimestre precedente. A fronte poi di una domanda in netta crescita in quasi tutti i territori – fanno eccezione il comune e la provincia di Benevento e la provincia di Salerno – con il comune di Salerno che guadagna quasi il 35%, lo stock di case sfitte si riduce in maniera omogenea in tutte le località della regione.
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