La missiva descrive le (tristi) risultanze della ricognizione della Commissione.
Nella lettera è scritto quanto segue: ‘In diversi quartieri esistono spazi comunali adibiti a campetti per la pratica amatoriale di svariati sport; tali ‘campetti’ non risultano gestiti né in maniera ordinaria né in maniera straordinaria dal Comune e risultano, pertanto, incustoditi; la mancata gestione ordinaria/straordinaria ha determinato inevitabilmente il deterioramento delle strutture; tale deterioramento determina l’insorgenza di potenziali e costanti pericoli per i fruitori, perlopiù giovani e giovanissimi’.
Quindi, considerato che ‘i campetti di via D’Allora (rione de Gasperi), via Camillo Sorgente, viale Monte Cervato (Ogliara), via Ligea, Vinciprova e tanti altri sono gli unici spazi pubblici utilizzabili dai numerosi ragazzi/ragazzini abitanti nei rispettivi quartieri’ e preso atto che ‘le situazioni più evidenti sono state finora gestite procedendo alla chiusura di alcuni spazi, sottraendo le strutture alla fruibilità pubblica e quindi impoverendo i quartieri di luoghi comuni di aggregazione e di pratica sportiva’, chiedo ‘se è intenzione dell’Amministrazione Comunale procedere alla messa in sicurezza delle strutture, procedere alle successive manutenzioni ordinarie e straordinarie, destinare i fondi necessari attraverso appositi capitoli di spesa’.
Avella si dice certo che l’Amministrazione comunale, prendendo atto di una situazione oramai inaccettabile, procederà con gli atti consequenziali, perchè “lo meritano i nostri figli“.