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Campetti rionali, Avella sollecita il sindaco: “Grave stato di degrado, urge intervenire”

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Rino Avella, consigliere comunale di Salerno e presidente della IV Commissione Sport, Innovazione e Politiche Giovanili, lo scorso 5 aprile,  ha inviato una lettera al sindaco Vincenzo Napoli – e per conoscenza al capostaff ed al direttore generale – attraverso la quale ha inteso portare a conoscenza del vertice politico-amministrativo del Comune la grave situazione di degrado in cui versa la gran parte dei campi comunali di quartiere.

La missiva descrive le (tristi) risultanze della ricognizione della Commissione.

Nella lettera è scritto quanto segue: In diversi quartieri esistono spazi comunali adibiti a campetti per la pratica amatoriale di svariati sport; tali ‘campetti’ non risultano gestiti né in maniera ordinaria né in maniera straordinaria dal Comune e risultano, pertanto, incustoditi; la mancata gestione ordinaria/straordinaria ha determinato inevitabilmente il deterioramento delle strutture; tale deterioramento determina l’insorgenza di potenziali e costanti pericoli per i fruitori, perlopiù giovani e giovanissimi’.

Quindi, considerato che ‘i campetti di via D’Allora (rione de Gasperi), via Camillo Sorgente, viale Monte Cervato (Ogliara), via Ligea, Vinciprova e tanti altri sono gli unici spazi pubblici utilizzabili dai numerosi ragazzi/ragazzini abitanti nei rispettivi quartieri’ e preso atto che le situazioni più evidenti sono state finora gestite procedendo alla chiusura di alcuni spazi, sottraendo le strutture alla fruibilità pubblica e quindi impoverendo i quartieri di luoghi comuni di aggregazione e di pratica sportiva’, chiedo ‘se è intenzione dell’Amministrazione Comunale procedere alla messa in sicurezza delle strutture, procedere alle successive manutenzioni ordinarie e straordinarie, destinare i fondi necessari attraverso appositi capitoli di spesa’.

Avella si dice certo che l’Amministrazione comunale, prendendo atto di una situazione oramai inaccettabile, procederà con gli atti consequenziali, perchè “lo meritano i nostri figli“.

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