Candreva l’ha pareggiata. Ma Ochoa l’ha tenuta in piedi. E Sousa (ravvedendosi, dopo le scelte iniziali, che col senno di poi non sono state efficaci) l’ha cambiata dalla panchina: la partita contro un’Inter sprecona consente a una Salernitana indomita di fare all’Arechi un altro risultato utile (il sesto: record stagionale!), un altro pari, e – soprattutto – un altro punto, pesantissimo, per la salvezza.
Di Enrico Scapaticci
La Salernitana è costata come una Ferrari e va come una Panda con l’impianto a gas. L’Inter ha cambiato mezza squadra, veniva dalla Coppa Italia ed era in piena crisi, eppure ha passeggiato e poteva vincere facile. Purtroppo qualcuno sta facendo passare la salvezza come un grande risultato, ma le tre dietro hanno fatto peggio della Salernitana dell’anno scorso e Spezia e Lecce sono costate 1/3 della Salernitana. La squadra continua a mostrare lacune gravi in organico, con Bradaric che fa rimpiangere Ranieri e Ruggeri, la difesa che senza Gyomberg fa acqua e un centrocampo che nonostante 20 acquisti non ha un sostituto di Ederson. Come si vede la differenza tra un DS vero che in 15 giorni ha fatto una squadra in circostanze estreme l’anno scorso e uno che ha buttato solo soldi e su 20 acquisti ne ha indovinati 3.
Questa è la stessa Inter che ha perso a la Spezia (allenata da quel Semplici che per lo pseudo-DS non era adatto) e che veniva da una partita infrasettimanale e con la testa a Lisbona. Eppure ha passeggiato con un primo tempo disastroso. Sousa ha la media di 1,14 punti, contro i 0.95 di Nicola. Non sarebbe il caso di smetterla di esaltarsi e iniziare a valutare oggettivamente il fallimento da 50 milioni di euro che è questa squadra? Veramente dobbiamo festeggiare una salvezza con tre squadre che hanno fatto peggio della Salernitana dell’anno scorso? De Sanctis va cacciato.
E non dimenticate l’errore Gondo, da riprendere subito (anche se la redazione mi cancella i messaggi) De Sanctis Vattene!