“Abbiamo proceduto per esclusione, dichiara il dottore Ferrentino, e siccome l’ unica parte non ancora esplorata era l’intestino tenue e il digiuno, cioè la sezione centrale del tenue, ci siamo orientati verso una diagnosi di ileite terminale, ossia una malattia cronica intestinale, oppure verso un diverticolo di Meckel”.
La bambina è stata sottoposta immediatamente ad una angiotac che ha messo in evidenza una malformazione intestinale al livello dell’ileo terminale con la necessità impellente di un intervento chirurgico. La paziente è stata trasfusa per la forte anemia e i medici con solerzia hanno praticato un intervento in video laparoscopia assistita, che dopo l’ispezione della zona interessata, ha rimarcato una malformazione intestinale rarissima per una bambina, ovvero una duplicazione del tratto di intestino che nel caso specifico, terminava a forma di sfera della grandezza di un mandarino.
Ancor più raro, è che la duplicazione presentava anche cellule eterotipiche di mucosa gastrica che attivandosi avevano provocato ulcerazione dell’intestino duplicato. Attraverso la breccia ombelicale, l’equipe medica guidata da Umberto Ferrentino, ha provveduto alla sua resezione e quindi al confezionamento di una anastomosi termino-terminale dell’intestino stesso. Il decorso della bimba non ha presentato criticità, e dopo alcuni giorni in cui si è alimentata con sacca parienterale, è stata dimessa dal Ruggi per tornare alla sua quotidianità.
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