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Vallo, il vescovo Calvosa: “Sarà bello camminare insieme con tutti voi, ringrazio il Papa”

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Nel suo disegno d’amore, Gesù nella giovinezza ha sedotto il mio cuore e mi ha fatto dono della consacrazione presbiterale e ora mi chiama a ricevere quella episcopale.

Ringrazio il Santo Padre Francesco per la fiducia riposta nella mia persona chiamandomi a questo nuovo ministero.

Non vi nascondo la mia trepidazione, ma confido nel sostegno della mano del Signore e nella forza del suo braccio”.

E’ quanto scrive monsignor Vincenzo Calvosa, neo vescovo di Vallo della Lucania, in un messaggio – come riporta il sito web farodiroma.it – alla diocesi e all’amministratore apostolico, monsìignor Ciro Miniero.

In tutti questi anni di ministero, oltre ai miei limiti e alle mie fragilità, ho potuto soprattutto sperimentare l’amore, la misericordia di Dio, la consolazione e la forza dello Spirito Santo che mi ha sempre guidato, assistito e protetto.

Entro, in quest’ora preparatami dal Padre, confidando che continuerà a sostenermi ancora perché possa essere un pastore secondo il suo cuore e ad elargirmi i doni della sapienza e del discernimento per servire al meglio la Chiesa di Vallo della Lucania – aggiunge il vescovo eletto -. Chiesa ricca di una lunga tradizione di cultura e di fede, che mi è affidata e a cui mi affido.

Mi rivolgo soprattutto a voi sacerdoti, religiosi e religiose, diaconi, seminaristi e fedeli laici in cammino nelle varie associazioni e comunità, nei gruppi, movimenti e itinerari di fede, con cui desidero continuare il percorso pastorale, inserendomi umilmente e gradualmente nel cammino dei miei predecessori, in particolare di monsignor Ciro Miniero, a cui rivolgo un fraterno saluto.

Chiedo a tutti pazienza e aiuto in questo inizio del mio ministero episcopale. Non sono nato vescovo, imparerò ad esserlo.

Da parroco ho sempre collaborato con i miei confratelli presbiteri e con i fratelli laici” e “confido che, anche con tutti voi sarà bello camminare insieme per discernere le scelte giuste, secondo la volontà di Dio, per il bene del nostro popolo e della nostra Chiesa”.

Il vescovo Calvolsa rivolge “un abbraccio particolare e un saluto caloroso” a malati, anziani, persone con disabilità, ultimi, coloro che vivono nei piccoli centri e nelle periferie esistenziali e geografiche: “Siate certi: avete già un posto speciale nel mio cuore!”.

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