Lo studio sulle liste di attesa, stilato dall’Osservatorio “Hi-Healthcare Insights” della Fondazione The Bridge, ha fatto emergere un quadro allarmante per le due Aziende sanitarie della provincia di Salerno: Ruggi e Asl Salerno.
Nel 2022 è emerso – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – che anche per interventi chirurgici, molto invasivi o addirittura oncologici, vengono sforati i limiti imposti dal Ministero della Salute.
I ritardi al “Ruggi” riguardano in particolare la cosiddetta “classe A”, laddove il limite è fissato a 30 giorni (per i casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o da recare grave pregiudizio alla prognosi), con l’eccezione del tumore maligno alla mammella dove, al Ruggi, gli slittamenti sono più evidenti in classe B, con una soglia di due mesi.
E in diversi casi (colecistectomia laparoscopica, emorroidectomia, endoarteriectomia carotidea, tumore maligno della tiroide, protesi d’anca ed ernia inguinale si va oltre i termini in entrambe le “classi”.
Criticità si registrano pure per quanto riguarda l’Asl Salerno, con tempi troppi lungi in classe A per interventi sul tumore maligno del retto e in classe B per l’emorroidectomia.