La tutela per De Laurentiis è stata decisa dalla prefettura dopo le tensioni con una parte degli ultras. Nell’ultima partita di campionato in casa contro il Milan i tifosi sono stati in silenzio per protestare contro i prezzi dei biglietti delle curve e l’applicazione rigida delle misure sugli striscioni e le bandiere da portare nello stadio. Da quel giorno la tensione non è diminuita: da qui la decisione di assegnare una scorta al presidente.
L’auspicio di tutti però è che il clima torni quanto prima sereno. A cominciare dall’allenatore Spalletti. “Le mie parole forti dopo il match di Milano – ha ripetuto oggi facendo riferimento al suo ultimatum: ‘se lo stadio tace me ne vado’ – non sono contro i tifosi, ma è un appello per dire che ora l’unica cosa da fare è restare tutti uniti. Guidati dall’amore per Napoli e per il Napoli”.
Dalle voci che circolano, domani dovrebbe esserci una maggiore apertura agli ultrà sul portare striscioni e bandiere: questo, sempre secondo quanto si è appreso, dovrebbe portare i tifosi ad interrompere la loro protesta al Maradona.
Ma la partita di domani ha un forte peso anche in campo, come ricorda Spalletti: “Se vinciamo ci mancano poi solo altre tre vittorie per conquistare aritmeticamente lo scudetto”. Calcoli che fanno battere i cuori di una città che aspetta con ansia il giorno della festa. Stadio pronto anche ad applaudire Osimhen, che oggi è tornato a fare l’intera seduta di allenamento in gruppo ed è stato convocato: “E’ in condizioni buone – spiega Spalletti – e domani sarà con noi, partirà in panchina perché l’obiettivo è arrivare meglio possibile alla gara di martedì in Champions League. Centravanti sarà Raspadori, poi se servono 20′ a Osimhen si valuta se usarlo”.