Quell’area che alla società granata sembrava andava pure bene – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – appartiene alla Presidenza del Consiglio.
I fatti risalgono al 2016, quando il governo dell’epoca mise a disposizione 30 milioni di euro che furono gestiti dal commissario ad acta Vincenzo De Luca per pagare gli espropri dei terreni ai proprietari per la costruzione del termovalorizzatore.
Un’opera che poi non si è realizzata e per questa ragione l’area in questione è passata nella disponibilità della Presidenza del Consiglio.
Proprio questa situazione di poca chiarezza a livello burocratico e legale ha spinto, alla fine, la società granata a cambiare obiettivo, nonostante l’offerta fatta dal presidente dell’Asi, Antonio Visconti.
Praticamente come vendere la fontana di Trevi… SALERNO E SPORT DUE MONDI PARALLELI! Non si incontreranno mai! Vergogna!
Che serietà… fatta ad arte per far perdere tempo alla società granata.
Questi son capaci di vendersi il Colosseo senza esserne i proprietari.
Povera Salerno.