Il lunedì diventa festivo: Valencia sperimenta la settimana lavorativa di 4 giorni

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Valencia, lavorare meno per lavorare meglio e vivere più serenamente: la settimana corta lavorativa è una prassi in via di sperimentazione in alcuni paesi europei, e ora debutta ufficialmente in Spagna. A Valencia tutti i lunedì festivi, nel Comune spagnolo si lavora infatti 4 giorni alla settimana.
La sperimentazione lanciata nella città portuale che sorge sulla costa sud-orientale della Spagna, il Comune ha optato per questa scelta lavorativa e si studieranno ora il suo impatto su economia, clima e benessere sociale.

A Valencia, per un mese, si lavorerà solo quattro giorni a settimana. Sfruttando la concatenazione dei lunedì festivi di aprile, l’amministrazione della città spagnola ha infatti lanciato una sperimentazione con l’obiettivo di valutare l’impatto di un orario di lavoro limitato a 32 ore settimanali su produttività, economia, tempo libero e sostenibilità.

Un fine settimana lungo dal sabato al lunedì, per lavorare solo quattro giorni a settimana. Succede a Valencia, dove il Comune ha lanciato una sperimentazione per valutare l’impatto di un orario di lavoro ridotto a sole 32 ore settimanali sulla produttività, il tempo libero, la mobilità e l’economia. “Vogliamo che le persone lavorino per vivere, non che vivano per lavorare”, ha dichiarato il sindaco Joan Ribó.

Valencia, il progetto pilota

Il progetto pilota approfitta della concatenazione dei lunedì festivi consecutivi di aprile. Con il lunedì di Pasqua (10 aprile), San Vicente Ferrer (17 aprile), San Vicente Mártir (giorno di festa che è stato spostato dal 22 gennaio al 24 aprile) e la Festa del Lavoro del primo maggio, per un mese i cittadini della città spagnola lavoreranno solo quattro giorni a settimana, per un totale di 32 ore, scrive El Diario.

Ribó già nel mese di marzo aveva lanciato una campagna informativa sul tema: “Vogliamo una città accogliente e sana che si prenda cura delle persone”, ha detto il primo cittadino sottolineando il carattere innovativo dell´esperienza e il suo potenziale impatto positivo sulla società valenciana.

Nonostante la questione sia soggetta alla negoziazione tra i sindacati e i datori di lavoro, il Comune di Valencia ha dichiarato di voler vedere “cosa succede” sfruttando dati quantitativi e oggettivi. I risultati saranno poi valutati dal centro di innovazione Las Naves del Comune di Valencia, per avere le conclusioni di questo test a partire dal 20 luglio.

La proposta è il risultato dell´intenso dialogo tra i vari settori coinvolti, come i sindacati, le aziende, le organizzazioni di quartiere e altri agenti sociali. È un´esperienza che si aggiunge ad altre iniziative simili realizzate in vari Paesi, come Lituania, Regno Unito, Nuova Zelanda, Germania, Svezia, Islanda, Portogallo e Giappone.

I principali ambiti su cui si porrà l´attenzione sono quello della salute e benessere sociale, l´emergenza climatica e l´economia. Di seguito saranno analizzati, tra le altre variabili, dati che attingono alla dimensione personale dei lavoratori, come l´uso del tempo, l’equilibrio tra lavoro e vita privata, la sensazione di benessere e il riposo.

Anche l’impatto della misura sui gas serra, la qualità dell’aria, il consumo di energia e il traffico verranno tenuti in considerazione. Infine verranno valutate le conseguenze anche sul turismo interno, l’industria alberghiera e il commercio.

Secondo il sindaco Ribó, la pandemia ha messo in luce i vantaggi dello smart working (tanto per le aziende quanto per i lavoratori), rivoluzionando completamente il modo di pensare l’attività lavorativa.

La lotta al cambiamento climatico, nel suo obiettivo di limitare al massimo le emissioni, ha fornito poi un ulteriore motivo valido per ridurre gli spostamenti quotidiani, contribuendo a questo cambiamento di cultura verso altre modalità di lavoro.

L’idea della settimana lavorativa di 32 ore è stata promossa dalla Regione valenciana, che ha al tempo stesso garantito il sostegno alle aziende per la sua attuazione, senza incidere sugli stipendi. Tra le varie iniziative, nel 2022 ha offerto oltre 9mila euro alle imprese per ogni lavoratore che avrebbe aderito alla settimana di 32 ore.

Un aiuto che, ovviamente, sottintende un previo accordo con la rappresentanza legale del dipendente e un piano di miglioramento della produttività.

 

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