Dopo aver immaginato di variare spartito per contenere il tridente del Sassuolo, rimanendo poi fedele all’idea tattica costruita nei 2 mesi della sua gestione, mister Sousa si trova a fare i conti con dubbi analoghi. Anche il Napoli si presenterà in campo con tre punti di riferimento offensivi e pure in questo caso il tecnico lusitano dovrà decidere se passare a quattro in difesa oppure proseguire sulla strada della continuità che sta producendo i suoi frutti. Al limite variando qualcosa nell’undici di partenza, per innalzare il tasso d’esperienza della squadra.
Giocare in uno stadio pieno, traboccante d’entusiasmo per quella che potrebbe essere una giornata storica per i partenopei, potrebbe non essere semplice, soprattutto per i più giovani. E così, nel terzetto difensivo potrebbe essere “ripescato” dal primo minuto Troost-Ekong. Chiede una chance Mazzocchi sulla destra, ormai pienamente recuperato dopo l’infortunio al gluteo. A Kastanos, il Bernardo Silva granata, potrebbe essere richiesto di agire nuovamente da sottopunta (al posto di Botheim), con Candreva, alle spalle di Dia che lancia la sfida ad Osimhen e che nelle ultime 7 gare punta a superare il record di marcature in una stagione di Marco Di Vaio.