il prefetto di una città superstiziosa come Napoli si sarebbe preoccupato un po’ di più del destino. (…) Invece Claudio Palomba non ha avuto remore a chiedere che il calendario calcistico fosse stravolto.
Il Guardian ricorda che il presidente della Salernitana Daniele Iervolino in un’intervista alla Gazzetta si è dichiarato deluso.
«È un precedente molto grave perché premia chi mette più pressione, questa decisione ci penalizza da diversi punti di vista, come il minor tempo che abbiamo per preparare per la nostra prossima partita, contro la Fiorentina. Le nostre esigenze non sono state prese in considerazione!
Dopo la sconfitta della Lazio con l’Inter, “il palcoscenico era pronto per l’incoronazione di Napoli”.
C’erano 60mila tifosi all’interno dello Stadio Diego Armando Maradona e altre decine di migliaia all’esterno, riunendosi in attesa della festa.
Eppure la Salernitana non stava al gioco.
Nessuno che avesse prestato attenzione alle recenti prestazioni della Salernitana, si sarebbe dovuto sorprendere. (…) La loro resistenza è stata spezzata appena dopo l’ora, da un colpo di testa di Mathías Olivera. (…) Un sacco di squadre avrebbero ceduto. Non la Salernitana.
Ed ecco il gol di Dia.
Uno stadio, e una città sono stati storditi dal silenzio. Tutto quel lavoro per la festa perfetta è stato mandato all’aria dal vicino di casa che ha staccato la spina. Non a caso il gol lo ha segnato Dia che solo pochi anni fa lavorava come elettricista. Superando i due protagonisti di questa spettacolare stagione del Napoli, il che sembrava un piccolo promemoria sull’importanza di rimanere umili.
Il Napoli, ricorda il Guardian, potrà vincere lo scudetto mercoledì o giovedì.
Nessuno dei due scenari potrà essere gratificante come chiudere i conto di fronte ai propri tifosi, ma nessuno dubita che il Napoli compenserà con i mesi di festa a venire.
Fonte: www.ilnapolista.it