“Non mi capacito – spiega il 47enne – sono un tifoso del Napoli da sempre ma sono anni e anni che non vado allo stadio, che all’epoca si chiamava San Paolo”.
C.D.R. sostiene che non essere mai stato coinvolto in scontri con altre tifoserie o con la Polizia: “Non faccio parte di nessun gruppo ultrà eppure, dal responso che mi è stato notificato mentre cercavano di acquistare un ingresso per giovedì, pare che sulla mia testa penda questo divieto che ora mi costringerà a vedere l’agognata partita a casa”.
Ripresosi dallo stupore, C.D.R., un imprenditore napoletano che da anni vive a Roma, ha subito avvertito il suo avvocato al quale ha chiesto di inviare una pec di protesta alla società che gestisce la compravendita dei biglietti on-line e anche al Calcio Napoli.