Secondo il quadro investigativo i sei cittadini italiani, sono risultati direttamente o indirettamente intestatari o avere la piena disponibilità di imbarcazioni; situazione che esclude la possibilità di tale beneficio, infatti, in merito al godimento di beni durevoli, la norma prevede che “nessun componente del nucleo familiare del richiedente il beneficio debba essere intestatario o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto”.
Per quanto concerne i 30 cittadini stranieri, di cui: 10 cittadini del Senegal, 9 delle Filippine, 3 della Georgia, 3 dell’Ucraina, 1 della Tunisia, 1 dello Sri Lanka, 1 della Moldavia, 1 di Cuba e I della Federazione Russa, gli stessi, avrebbero autocertificato falsamente di essere in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo o di avere la residenza in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi.