Il Messina ha sfiorato la salvezza diretta se non fosse che Kragl avesse sbagliato il rigore decisivo contro il Taranto.
Padroni di casa intraprendenti e subito proiettati all’attacco. Al terzo minuto, infatti, il portiere Fumagalli risponde con un ottimo intervento. Gara fin da subito nervosa con gli animi che si scaldano facilmente e per cui l’arbitro deve subito mostrare i cartellini gialli in questo caso a Cragnelutti. Il primo tempo noiosissimo si chiude, di fatto, senza ulteriori emozioni.
Nel secondo tempo è sempre la Gelbison a provarci per prima: al 50′ da una situazione confusa in area viene fuori una conclusione di Infantino che lamenta un tocco con un braccio di un difensore peloritano. L’arbitro lascia correre, ma sugli sviluppi dell’azione chiama un calcio di punizione dal limite la cui palla va fuori di pochissimo. Al 56’ un cross calibrato male di Berto si stampa sull’incrocio dei pali dell’estremo difensore cilentano. Ancora, al 64′ clamorosa occasione per i padroni di casa: il pallone attraversa tutta l’area del Messina, Kyeremateng si distende in spacca a due passi dalla porta ma la sua deviazione finisce fuori.
Quando la gara sembra essere destinata allo 0-0, arriva il lampo targato Tumminello: il bomber scuola Roma, visto in Calabria con le maglie della Reggina e del Crotone, scappa alla difesa peloritana e buca Fumagalli con un gran sinistro che regala un successo importante alla Gelbison.
Nella gara del ritorno alla Gelbison basterà mantenere il vantaggio acquisito oggi per potersi salvare, mentre il Messina ha solo un risultato possibile, la vittoria, con qualsiasi punteggio, per salvarsi ed evitare la retrocessione.