“Registriamo quella che, sottolineo purtroppo, per noi non è una notizia – osserva Tommasetti – Il dottor Mastrogiovanni era ormai da tempo sul piede di partenza ed è un altro duro colpo per un reparto che, nel corso di decenni, era diventato un modello. Lo avevamo già detto all’indomani della partenza del primario, il professor Severino Iesu, di cui Mastrogiovanni era vicario: siamo di fronte a un’eccellenza messa a rischio da ragionamenti politici e basati sulla spartizione di posti che nulla hanno a che fare con l’assistenza ai cittadini”.
Tommasetti ribadisce l’invito a mobilitarsi: “E’ ora di aprire una seria riflessione sul futuro della Cardiochirurgia e sul caso Ruggi. Io sarò sempre dalla stessa parte: in prima linea per difendere le professionalità che il territorio non può permettersi di lasciar partire a cuor leggero”.
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