Un duro attacc all’amministrazione comunale e, in particolare all’assessore alla Sicurezza, Claudio Tringali, è stato sferrato dal consigliere d’opposizione del Movimento 5 Stelle Catello Lambiase.
“L’arrivo del Giro d’Italia – ha scritto Lambiase in una nota – è una bella opportunità per la città di Salerno ed una vetrina per la nostra città: è un bene ma merita un’amministrazione comunale in grado di saper gestire un evento. Invece, ieri pomeriggio, il centro di Salerno si è rivelato una sorta di labirinto per i cittadini.
Il piano “traffico” del Comune ha dimostrato in pochi minuti di essere diventato un rompicapo per tutti.
Questa mattina la situazione è precipitata. La città è paralizzata da est a ovest senza possibilità di uscita ed entrata. Si spera che l’assessore alla sicurezza e alla Municipale, Claudio Tringali, si renda conto del disastro servito ai cittadini e si dimetta al più presto per aver fallito: sarebbe bastato non sbarrare la città dal giorno prima e dalla mattina dell’evento ma attuare il piano straordinario di mobilità due o tre ore prima.
Da opposizione responsabile e costruttiva capiamo che l’organizzazione abbia chiesto degli accorgimenti ma è dovere di un amministratore rendere fruibili per il cittadino tutte le strade anche durante tali eventi. Ed invece parcheggi chiusi, dispositivi mal scritti e mal pensati hanno costretto i salernitani a parcheggiare ovunque, quasi sfrattati da casa loro.
Si poteva pensare a delocalizzare in zona Arechi alcune strutture logistiche del Giro, si poteva spiegare ai cittadini meglio come e dove parcheggiare, anche con una capillare informazione. Ma questa amministrazione si dimostra inadeguata a gestire la mobilità che deve affiancare gli eventi.
Nella presentazione alla città avevo chiesto alla società che ha redatto il PUMS (piano urbano mobilità sostenibile), di proporre piani di traffico per eventi secondo le nuove visioni di una mobilità sostenibile ma evidentemente le ricette della società non interessano la giunta ed il sindaco.
Si lavori in vista del futuro, perché il presente – a quanto pare – è bloccato in un ingorgo“.
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