La 29enne milanese è stat auccisa a marzo dello scorso anno all’esito di un’infinita scia d’indicibili torture subite in quella prigione ch’era la casa popolare al civico 24 di via Verdi di Pontecagnano Faiano.
E’ stata respinta, infatti, la richiesta di misure più lievi – come riporta il quotidiano “La Città” oggi in edicola – da parte del legale del giovanissimo.
«Conferma il provvedimento impugnato», si legge nella laconica ordinanza del magistrato del Tribunale dei minorenni, che s’è riservato il deposito dei motivi nei termini di legge.