Il cantiere è giunto a conclusione di una fase propedeutica durata più di un anno, frutto della collaborazione tra l’amministrazione comunale la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino e l’Istituto Centrale per il Restauro.
L’ICR (Istituto Centrale per il Restauro), centro di eccellenza del Ministero della Cultura nel campo della conservazione del patrimonio culturale, si è occupato dello studio e della progettazione dell’intervento, effettuando nei mesi scorsi un cantiere pilota, nel quale ha coinvolto anche i propri studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, sede di Matera.
Nel cantiere in corso, operato da professionisti laureati presso il medesimo corso di studi, l’ICR assicura la direzione operativa relativamente alle complesse operazioni di disinfezione, pulitura e consolidamento dei preziosi affreschi. L’intervento di manutenzione costituirà inoltre il momento della messa a punto di procedure operative innovative ed ecosostenibili e per lo sviluppo di un piano di manutenzione programmata, adatto ad affrontare le specifiche problematiche che interessano il sito archeologico ipogeo.
L’attivazione di tale piano sarà fondamentale per la conservazione dei dipinti e la corretta gestione del sito.
L’intervento e le collaborazioni che ne hanno consentito la realizzazione dimostrano l’impegno dell’amministrazione comunale nella conservazione del suo patrimonio culturale.
Il cantiere non andrà comunque a influire sull’ordinaria programmazione delle visite guidate; bensì, in una prospettiva di “restauro aperto”, il sito continuerà ad essere visitabile secondo gli orari pubblicati periodicamente sul sito web del MAR e, inoltre, i restauratori saranno disponibili a illustrare ai visitatori i lavori che man mano si svolgono proprio dinanzi ai loro occhi.