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Whatsapp, conversazioni ancora più protette con “chat lock”: ecco cos’è

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Arriva su WhatsApp chat lock, una nuova funzione, annunciata dal fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, in un post. “Le nuove chat bloccate in WhatsApp rendono le conversazioni più protette” ha precisato.

Il nuovo strumento

Chat lock, cioè chat protetta, sarà disponibile nei prossimi giorni. Consente di bloccare qualsiasi chat, togliendola dalla lista generale e collocandola in una cartella specializzata accessibile solo tramite dati biometrici, come un’impronta digitale o una scansione del volto, o attraverso l’inserimento di una password. Per nascondere la conversazione, basterà tenere premuto sulla chat – personale o di gruppo – e dal menu a tendina scegliere la funzione chat lock.

Quando si vuole accedere ai messaggi protetti, bisognerà appoggiare l dito precedentemente registrato o eseguire la scansione del volto. In alternativa, come già accade come forma di doppia autenticazione, l’utente può inserire una password di sblocco. Le notifiche dei messaggi arriveranno lo stesso, anche se il nome del mittente rimarrà nascosto. Rispetto alle Chat Archiviate, spesso usate per nascondere le conversazioni che si vogliono tenere private, questa modalità consente quindi la ricezione delle notifiche e soprattutto permette comunque di vedere la chat sulla home page dell’applicazione.

Altra novità in arrivo 

La casa madre Meta, come anticipa il sito Wabetainfo, presto dovrebbe rendere disponibile a tutti anche la modifica dei messaggi inviati  su WhatsApp, attraverso il tasto edit  entro 15 minuti dal lancio. ll limite temporale sarebbe stato pensato per semplificare la correzione di un testo in maniera veloce. All’utente comparirà il messaggio con il simbolo dell’orologio, cliccandolo si potrà vedere il momento dell’ultima modifica.  Questa funzione è però già utilizzabile per gli utenti che hanno la versione beta dell’app per Android, gli altri devono invece cancellare del tutto il messaggio e procedere con l’invio di uno nuovo. Un’opzione che ha senso solo se il destinatario non ha ancora letto il messaggio errato.

Fonte: TgCom

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