Una nuova bara bianca, dunque, ha attraversato la piazza, circondata da palloncini bianchi e da tutti gli amici di Mourad, dai compagni di scuola a quelli del karate che indossavano una t-shirt con la foto del ragazzino con la scdritta 2Always e forevere”, ovvero sempre e per sempre.
Il piccolo, otto anni, è la terza vittima del tragico incidente di domenica scorsa allo svincolo di Mercato San Severino. Prima di lui, al momento del tragico impatto, era morta la sorella maggiore, la tredicenne Jemila; il giorno dopo, era spirato Rosario, il fidanzatino sedicenne della ragazzina. Per Mourad, giunto in condizioni disperate al Ruggi, ed operato nottetempo, si era sperato in un miracolo, ma il piccolo non ha mai dato segni reali di miglioramento. Ieri alle 15,30 accertata la morte cerebrale, il papà ha autorizzato l’espianto degli organi. Una luce nel buio di una tragedia che ha travolto la comunità dell’Agro, un dono per le tredici persone che li riceveranno. Resta intanto ricoverata all’ospedale del Mare di Napoli, dove è stata portata dopo l’iniziale ricovero al Fucito di Curteri, la madre. La donna non è cosciente e per i medici non è ancora fuori pericolo.