Il settore ricettivo extralberghiero, al netto di speculazioni ed abusivismo, sta dando concrete opportunità a migliaia di famiglie e microimprese che si stanno specializzando nell’offrire servizi in linea con una domanda sempre più crescente di viaggiatori individuali e piccoli gruppi che preferiscono le nostre tipologie ricettive e ospitalità diffusa”.
Certo sono chiari i segnali di rischi di turistificazione per alcune nostre città d’arte e maggiori località ma è necessario individuare un modello che non vada in contrasto con le esigenze delle diverse categorie. E’ necessario che si lavori in sinergia con l’assemblea parlamentare europea – continua Ingenito, attuale coordinatore della rete europea dell’ospitalità – Al recente incontro che ho avuto in occasione dell’European Tourism Day, a Bruxelles, la questione è stata affrontata con il commissario Ue Thierry Breton e della presidente della commissione parlamentare Karima Delli, e la problematica è senz’altro di richiamo internazionale, ecco perché chiediamo che sia svolta un’azione sinergica, convocando una conferenza dei ministri del turismo degli stati membri, al fine di individuare percorsi condivisi, che evitino problematiche giuridiche e trovino soluzioni condivise”