Volti distesi e sorridenti al Mary Rosy dove la Salernitana si è ritrovata per riprendere la preparazione dopo i 4 giorni di riposo concessi dallo staff e dove è stata accolta dall’ennesimo caloroso abbraccio della sua gente. Quando però i granata sono scesi in campo, subito mister Paulo Sousa e i suoi collaboratori hanno fatto comprendere alla truppa che il tempo del relax era finito e che c’è da lavorare sodo per archiviare il discorso salvezza e per chiudere la stagione col miglior piazzamento possibile (che regala una fetta più consistente dei diritti tv, aspetto tutt’altro che trascurabile). I granata, quindi, di certo affronteranno le ultime gare in calendario col piglio giusto. A partire da quella di Roma. All’Olimpico il team dell’ippocampo dovrebbe presentarsi in campo con l’abituale 3-4-2-1. In base agli interpreti, chiaramente, il “vestito” può cambiare leggermente. Non l’idea di cercare, ancora una volta, di giocarsela alla pari con i giallorossi, come accaduto anche con le altre “big” del campionato italiano. Rispetto alla gara con l’Atalanta sono possibili alcune novità di formazione: Gyomber dovrebbe rientrare al centro della difesa, così come Candreva dovrebbe essere riproposto da sottopunta dal primo minuto. Kastanos scalpita e si candida sia come rifinitore che come esterno di destra, nel caso in cui Sousa volesse riproporre una soluzione che ha dimostrato di funzionare, non solo in fase offensiva ma anche in termini di copertura sulle fasce, perché il cipriota difende attaccando (cioè tenendo impegnato il suo dirimpettaio). I ballottaggi in atto sia in mediana che in avanti verranno sciolti in base al piano partita che verrà predisposto dallo staff.