Il legale rappresentante è ritenuto responsabile di aver aperto un’attività di intrattenimento con musica e manifestazioni danzanti in assenza delle prescritte autorizzazioni.
L’indagato, avrebbe organizzato all’esterno del proprio esercizio commerciale, occupando anche aree condominiali, serate musicali, che attiravano numerosi avventori.
Per consentire ai clienti una migliore fruizione dei servizi di intrattenimento, aveva allestito numerosi tavolini all’aperto, collocando, sull’uscio dei propri locali, luci e casse audio per la riproduzione musicale ad alto volume.
Le analisi tecniche svolte dall’ARPAC hanno evidenziato, in due occasioni, il superamento dei limiti previsti per le immissioni sonore nelle private abitazioni adiacenti.