I giudici – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” consultabile online – hanno respinto la richiesta, presentata dagli avvocati della Scuola privata, di trasferire la causa civile a Zurigo, in Svizzera (loro sede legale), accogliendo di fatto le ragioni dell’avvocato che assiste Mauro ed Elisabetta Mandia, genitori dello studente italiano morto suicida il 17 febbraio dello scorso anno.
“Siamo estremamente soddisfatti e pronti a ripartire perchè giustizia sia fatta“, dicono lapidari i familiari del ragazzo che da un anno si battono per dimostrare “percorsi educativi” portati avanti dalla Scuola alquanto discutibili.
Pressioni psicologiche che non avrebbero tenuto conto della fragilita’ del ragazzo di Battipaglia.