Dal Ponte sullo Stretto di Messina ai nuovi rigassificatori, dall’impianto di Cattura e Stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS) a Ravenna alla dorsale adriatica SNAM, dalla Tav Torino Lione all’inceneritore di Roma, dal collegamento stradale veloce tra l’autostrada A2 del Mediterraneo e la variante statale n. 18 ad Agropoli (SA) alle attività di ricerca ed estrazione di petrolio e gas in Val D’Agri, in Basilicata, solo per citarne alcune.
“Il Paese è di fronte ad un bivio tra una dannosa conservazione del modello produttivo ed energetico e un auspicabile cambio di rotta fondato sull’innovazione e non può sbagliare strada – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente -. L’intensificazione degli eventi climatici estremi ci impone di velocizzare la transizione ecologica, ma sono ancora troppi i progetti che rischiano di rallentare la riconversione ambientale dell’economia italiana.
Il Paese ha bisogno di impianti, opere e infrastrutture che vanno nella direzione della decarbonizzazione e che meritano di essere replicati in tutte le regioni, come quelli che stiamo visitando con la nostra nuova campagna itinerante sui cantieri della transizione ecologica, che ha già fatto tappa nella fabbrica di pannelli fotovoltaici di Catania e nell’impianto di produzione di biometano da reflui zootecnici di Schiavon (VI). Rinunciare alle inutili costose grandi opere è necessario anche per recuperare le risorse economiche per la tutela e la sicurezza del territorio e per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico”.
“Anche in Campania è altissimo il rischio di spreco delle risorse pubbliche – dichiara Mariateresa Imparato, Presidente di Legambiente Campania – dirottate su opere inutili che rallentano la transizione ecologica con un approccio completamente sbagliato.
La Regione ha individuato come progetto strategico di particolare rilevanza per i campani la costruzione di una strada veloce da Eboli ad Agropoli. Il progetto, a cura dell’ANAS, sottoposto al dibattito pubblico prevede la realizzazione di una strada a scorrimento veloce come variante della SS18 tra Agropoli e l’autostrada A2 del Mediterraneo – Eboli, dallo svincolo di Agropoli, attraversando i territori limitrofi.
Un costo stimato tra 1,5 e 2 miliardi di euro. Lo scopo sarebbe di velocizzare e decongestionare la SS18 servendo le località balneari del Cilento, migliorando la viabilità locale interessata e mediante nuovi svincoli l’accessibilità all’area archeologica e paesaggistica di Paestum, Velia e della Certosa di Padula.
In Campania riteniamo che di priorità ce ne siano ben altre, come ad esempio la messa in sicurezza delle scuole ed degli edifici pubblici, l’adeguamento e potenziamento del sistema ospedaliero pubblico (strutture e apparecchiature), il completamento delle infrastrutture idriche (acquedotti colabrodo, reti fognarie e depuratori mancanti), il potenziamento del trasporto pubblico su ferro (treni, metro, tram) anche a servizio delle aree in questione, la realizzazione degli impianti (in primis quelli per il trattamento della frazione organica) per incrementare la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti urbani.”
Youth Climate Meeting 2023: Dal 25 al 28 maggio oltre 300 giovani provenienti da tutta Italia si sono dati appuntamento a Paestum (SA) per partecipare alla V edizione dello Youth Climate Meeting 2023, l’annuale assemblea dei giovani di Legambiente.
Filo conduttore di queste giornate l’attivismo ambientale, sociale e per la pace raccontato attraverso dibattiti, incontri e confronti. Lo Youth Climate Meeting ha, infatti, visto anche la partecipazione dei principali movimenti per il clima – Fridays For Future, Ultima generazione, Per il Clima Fuori dal Fossile – ma anche rappresentati del mondo politico istituzionale come Michele Di Palma (Segretario Generale FIOM CGIL), Rossella Muroni (Nuove Rigenerazioni), Davide Sabbadin (European Environmental Bureau), Davide Dioguardi (Fridays For Future), Valerio Renzoni (WWF Young), Mariano Di Palma (Libera), i rappresentanti delle associazioni universitarie, Antonio Prestera (REDS); Tommaso Martelli (UDS) e Margherita Esposito (UDU); Hajar Drissi (ActionAid);
A seguire l’elenco delle 19 opere inutili censite da Legambiente:
1) Ponte Sullo Stretto di Messina
2) Tav Torino – Lione
3) Aeroporto di Peretola in Toscana
4) Impianto di Cattura e Stoccaggio dell’anidride carbonica (CCS) di Ravenna
5) Inceneritore di Roma
6) Gasdotto Dorsale Adriatica: dalla Puglia (Massafra) all’Emilia-Romagna (Minerbio)
7) Rigassificatori fissi di Porto Empedocle e Gioia Tauro o galleggiante di Portovesme
8) Attività di ricerca ed estrazione di petrolio e gas in Val D’Agri in Basilicata
9) Impianto Panigaglia di La Spezia. Progetto di small scale e truck loading
10) Investimenti sull’idrogeno per i trasporti stradali e ferroviari
11) Pedemontana lombarda
12) Autostrada Cremona-Mantova
13) Superstrada Vigevano-Malpensa
14) Cispadana e Bretella Campogalliano – Sassuolo.
15) Passante stradale Nodino di Perugia
16) Collegamento stradale veloce tra l’autostrada A2 del Mediterraneo e la variante statale n. 18 ad Agropoli
17) Nuovi impianti di risalita sull’appennino nel cratere del sisma nelle Marche
18) Nuova pista da bob a Cortina
19) La vasca di colmata nel porto di Brindisi
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