Stando alla convezione, che avrà la durata di un anno, saranno cinque le persone condannate o imputate che il Comune di Capaccio Paestum si rende disponibile a inserire nei servizi che svolge per realizzare le proprie finalità istituzionali. L’inserimento delle cinque persone, che espleteranno attività di volontariato, avverrà secondo le modalità e i tempi concordati e previa autorizzazione del magistrato di sorveglianza. Durante lo svolgimento del lavoro, il Comune assicura misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale delle persone impiegate.
«La nostra Costituzione, all’articolo 27, stabilisce che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” – dichiara il sindaco Franco Alfieri – Troppo spesso, però, questo principio viene ignorato. La convenzione che il Comune di Capaccio Paestum è pronto a stipulare con il Tribunale di Salerno va esattamente in questa direzione. Diamo la possibilità a persone condannate o imputate, ovviamente previa autorizzazione del magistrato di sorveglianza, di espletare attività di volontariato nella nostra Città. In questo modo, mettendosi a servizio della comunità, avranno modo di intraprendere un cammino utile, un’esperienza necessaria per il loro graduale reinserimento nella società».