“Lo scorso venerdì, nel consueto monologo televisivo del governatore, abbiamo assistito alla sua ennesima intromissione nell’operato dell’amministrazione, in cui ha contestato la gestione del verde pubblico a Salerno, invitando gli organi competenti sul tema a svegliarsi in quanto l’erba è alta in alcune aree della nostra città anche due metri.
Un appello condivisibile in senso stretto ma non in una prospettiva più ampia: a tutti è noto che l’attuale presidente della Regione ha da sempre reclamato la sua paternità sulle iniziative politiche delle giunte comunali insediatesi a partire dal 2016. Se Salerno è De Luca, come sostenne in occasione della chiusura dell’ultima campagna elettorale per le comunali, allora è evidente il corto circuito: il governatore ammetta il fallimento totale della squadra su cui ha la paternità politica”.