Meteorologi mondiali: prepariamoci a ondate di calore asfissiante e caldo record fino a 46 gradi

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C’è rischio di un’ondata di calore da record in Italia, con valori che potrebbero essere da record storico per molte aree del nostro Paese. Sarà un caldo fulmineo che potrebbe richiamare masse d’aria tali da produrre temporali anche di forte intensità, con il rischio di precipitazioni devastanti nel Nord Italia. A fare il punto della situazione è Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, basandosi sui dati della World Meteorological Organization.

Moltissimi centri urbani potrebbero toccare i 45°C e queste non sono fantasie meteo ma previsioni prospettate da modelli matematici autorevoli, seppure soggetti a margini di errore non pienamente definibili a causa dell’estremità delle situazioni attese.

L’anno più caldo da quando ci sono rilevazioni scientifiche è stato il 2016, quando le temperature delle acque oceaniche hanno superato la norma anche di 3°C. Ma tutti gli anni dal 2015 al 2022 hanno di fatto registrato temperature molto elevate.

«In questo 2023, la possibilità di battere i record precedenti saranno del 60% a giugno, del 70% a luglio e dell’80% ad<> agosto: è a causa dell’effetto combinato di un “El Niño” molto potente e del surriscaldamento terrestre alimentato da concentrazioni di gas serra che purtroppo sono ancora in costante aumento» illustra Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefitEner2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde, nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).

A livello globale, negli ultimi 50 anni i disastri causati da eventi meteo estremi sono quintuplicati, provocando oltre 2 milioni di morti e perdite per un totale di oltre 3.600 miliardi di dollari.

Un tendenza evidente anche in Italia dove nell’ultimo biennio, con quasi 3 mila eventi estremi, si è avuto un aumento del 65% di grandinate, bombe d’acqua, bufere di vento e tempeste di vento alternate a ondate di calore che hanno devastato le campagne e le città da nord a sud della Penisola.

Secondo i dati della Coldiretti, inoltre, l’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture ed alle infrastrutture nelle campagne, con allagamenti, frane e smottamenti con pesanti ripercussioni sulle persone e sulle produzioni.

«Precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d’acqua, si abbattono su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono, con 7.252 i comuni italiani che sono a rischio idrogeologico» indicano le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

«Il risultato è che oltre 7 milioni gli italiani vivono oggi in zone dove esiste il pericolo di frane ed alluvioni, ma investimenti più intelligenti sul fronte di energia pulita, città, cibo, uso del suolo, acqua e industria potrebbero evitare 700 mila morti premature dovute ogni anno agli eventi meteorologici ed all’inquinamento, oltre che generare a livello globale 65 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2030» mettono in evidenza gli specialisti di Ener2Crowd.com.

«Dobbiamo essere preparati, ma soprattutto dobbiamo impegnarci di più a contenere il riscaldamento con tutti i mezzi possibili, includendo l’attività finanziaria a matrice sociale, investendo nelle rinnovabili e nella transizione energetica sostenibile» sottolinea Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com. La piattaforma ha l’obiettivo strategico di creare il più grande fondo di investimento diffuso, con 500.000 investitori attivi. «Il nostro movimento finanziario sarà così in grado di contribuire alla riduzione di 0,6 MtonCO2 all’anno, pari allo 0,02% dell’obiettivo mondiale di riduzione annuale» conclude Niccolò Sovico.

1 Commento

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  • Altra cazzata atomica!!! Maggio e Aprile di quest’anno, sono stati di un grado e mezzo piu’ freddi del normale!! E Giugno sembra non da meno!! Vabbe’, ma questi prendono soldi dalle multinazionali!!!

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