Site icon Salernonotizie.it

La “responsabilita’ sociale” dell’azienda calcio (di Antonio Sanges)

Stampa
Il “calcio sociale” quale  fenomeno di attualita’  e strategia aziendale  per reinventare il futuro dei club.

In Italia il 60% dei club di calcio si occupano dei temi della responsabilita’ sociale (in Premier 100%, Liga 90%),  ed il 45% assicura una comunicazione attraverso “pagine dedicate”. (Fonte Community soccer report 2021/22)

I nuovi “business model” dell’azienda calcio rilevano i seguenti asset : break even point positivo, consolidamento del brand, fidelizzazione dei tifosi e stakeholder, responsabilita’ sociale e community.

Un vincente progetto di “responsabilita sociale”, determina per i club di calcio: aumento del valore del brand, aumento aziende sponsor, miglioramento della fidelizzazione dei propri tifosi e  community , cambiamento delle strategie di marketing.

In tema di fidelizzazione dei tifosi, la Deloitte Italia  ha presentato la prima edizione della “Football Fan Experience”, report che ha come obiettivo quello di monitorare il sentiment, le aspettative e i comportamenti dei tifosi delle squadre in Italia. (Fonte Sporteconomy)

I risultati presentati sono frutto di 2.120 interviste di residenti in Italia di età compresa tra i 10 e i 75 anni che si dichiarano tifosi di una squadra della Serie A.

Il nuovo report di Deloitte Italia mette in primo piano le esigenze dei tifosi, disposti ad aumentare la propria spesa a fronte di nuovi investimenti negli “asset strategici”.

Quello dei tifosi della Serie A è un panorama molto variegato, dove primeggia il gruppi dei “tifosi appassionati” (il 37%), seguiti dai “tifosi parzialmente interessati” (22%) e dai “tifosi dei grandi eventi” (21%)

La TV resta principale canale per fruire di contenuti calcistici, percentuale maggiore per i “tifosi over 65” (73%) mentre i “tifosi giovani” (under 35) utilizzano più spesso i social media come canale di interesse

Solo il 37% dei tifosi si ritiene “molto soddisfatto” dell’esperienza che si vive oggi all’interno dello Stadio , mentre il 56% di chi è interessato a visitare il centro di allenamento sarebbe anche disposto a pagare per accedervi

Due tifosi su tre si dichiarano favorevoli all’introduzione del VAR a chiamata e all’introduzione del tempo effettivo di gioco

Anche rispetto all’esperienza Stadio, diverso è l’atteggiamento e il livello di frequentazione a seconda del “tipo” di tifoso: se, da un lato, i tifosi più fedeli sono quelli che amano andare allo Stadio, prendono spesso parte ai match in casa del proprio Club e si dichiarano nel complesso soddisfatti (37%) dell’esperienza che vivono, dall’altro i tifosi meno coinvolti sono più restii a frequentare lo Stadio e, tra chi c’è stato, il livello di soddisfazione è più contenuto: 1 tifoso su 3 dichiara di non essere soddisfatto di cibo e bevande; 1 su 4 si dichiara invece poco o per nulla soddisfatto del comfort, della sicurezza e della facilità di accesso allo Stadio, mentre tra le voci più apprezzate la qualità dello spettacolo offerto, pre e post match, e il processo di acquisto di biglietti.

Da notare in ogni caso che tutte le tipologie di tifoso sottolinea possibili aree di miglioramento e nuovi spazi/ servizi che potrebbero arricchire l’esperienza attuale come l’introduzione di aree food & beverage (1 su 4 le considera al primo posto tra le aree di intervento desiderate) e il museo del Club e il fan store (il 27% la indica come priorità). Azienda calcio, progetti vincenti di “responsabilita’ sociale” per soddisfare gli obiettivi di “sviluppo sostenibile”.

Antonio Sanges dottore commercialista

Exit mobile version