Vincenzo De Luca non ha mandato giù l’amaro boccone. Nella riorganizzazione dei gruppi parlamentari del Partito democratico la principale novità è stata rappresentata dall’ingresso di Paolo Ciani come vicepresidente, mentre Piero De Luca non lo sarà più e assume invece il ruolo di segretario con delega per il Pnrr, riforme e sicurezza. La vicenda riguardante il figlio ha colpito in prima persona il governatore della Regione Campania: “In politica, come nella vita, non c’è nulla di più volgare dei radical-chic senza chic”. Il post su Facebook appare come un velato riferimento alla neo segretaria del Pd, Elly Schlein, e viene pubblicato all’indomani della decisione di rimuovere da vicecapogruppo del Pd alla Camera il figlio Piero. Ma non è finita qui.
“In questa stanza sono vietate le brutte parole”, ha risposto così De Luca, alla domanda dei cronisti su un eventuale invito a Schlein al premio Troisi, proprio al termine della conferenza stampa di presentazione della XXIII edizione del Premio. Ieri Piero De Luca, figlio del governatore aveva affidato a una nota il suo rammarico per le scelte nell’ufficio di presidenza del Pd, sottolineando che si era “consumata una sorta di vendetta trasversale che non fa onore”.