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Paestum, strappo col Parco Archeologico: Legambiente lascia storica sede nella Torre

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Abbiamo lasciato la storica sede nella Torre 27 del Parco Archeologico di Paestum.
Un percorso lungo ed entusiasmante che ci ha visto collaborare con l’allora Soprintendente dott.ssa Giuliana Tocco, con la Direttrice del Museo di Paestum dott.ssa Marina Cipriani, con il Direttore del PAE dott. Gabriel Zuchtriegel e con funzionari, impiegati, custodi ed archeologi.
Con il direttore Zuchtriegel la collaborazione con il Parco Archeologico si è arricchita di nuove attività di volontariato e oltre alla cura del tratto della cinta muraria e della Torre 27, sono nati due percorsi di visita denominati il “Sentiero della Sirena” e il “Sentiero degli Argonauti”; quest’ultimo una passeggiata che dal cuore dell’area archeologica arriva fino al mare, presso l’Oasi dunale. È nato il “Parco dei Piccoli,” un percorso didattico pensato proprio per arricchire l’offerta di visita all’area archeologica, rendendola più accessibile ai bambini.
Nell’aprile del 2022 si insedia la nuova direttrice che noi con rinnovato entusiasmo incontrammo ed alla quale illustrammo le nostre attività con una ricca presentazione fotografica, sollecitando il rinnovo del comodato d’uso e dell’accordo di programma generale oramai scaduti.
Solo nell’ottobre 2022 riusciamo a firmare un nuovo accordo di programma e formulare una nuova proposta per la Torre 27. Poi, sono seguiti diversi mesi di silenzio fino al 21 febbraio 2023, quando in una breve mail ci viene comunicato che la Torre 27 non è più nella nostra disponibilità. A seguito di tale comunicazione sono state sospese tutte le iniziative socioculturali e di cura della cinta muraria. Infine verso metà maggio 2023 viene pubblicata la manifestazione di interesse a titolo oneroso con scadenza 5 giugno 2023.
Perché non abbiamo partecipato alla manifestazione d’interesse.
In primis abbiamo constatato l’indisponibilità dell’attuale direzione del PAEVE a dialogare con Legambiente, nonostante la ventennale collaborazione con l’Ente, limitando i rapporti a due mere comunicazioni burocratiche.
Inoltre, leggendo l’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse riteniamo che ci sia il rischio concreto di un uso improprio del monumento finalizzato ad attività lucrative da parte di soggetti privati.
Per un’associazione no profit è impossibile sostenere la somma prevista più gli oneri connessi alla stipula dell’eventuale concessione del bene, perché le attività socio-culturali che si andrebbero a tenere non comporterebbero introiti.
Precisiamo infine che il valore economico delle attività di manutenzione ambientale del tratto delle mura che abbiamo curato, secondo i prezzari dell’Anas, ammonta a più di tredicimila euro all’anno. Ci meraviglia che non sia stata presa in considerazione anche questa formula di partenariato sempre giudicata sufficiente per il passato, insieme alle tantissime iniziative socio-culturali che svolgevamo, anziché prevedere la sola concessione a titolo oneroso.
Ci congediamo contenti di questa lunga, bella, faticosa esperienza ma resteremo comunque sempre cittadini attivi nella cura, valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale“.
E’ quanto ha scritto, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, Legambiente Paestum.
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