Il salernitano è un tutt’uno con la città, è parte integrante delle mura, ha uno spiccato senso di appartenenza, è fiero di essere salernitano. Un uomo di cultura come Maurizio De Giovanni, giustamente fiero di essere napoletano e giustamente euforico per lo scudetto conquistato dalla sua squadra del cuore, sa fin troppo bene di averla fatta fuori dal vaso.
Il polverone che ha alzato gli si è ritorto contro sottoforma di una tempesta sahariana. Difficile arginare l’indignazione popolare, quando questa è mossa da valori forti, da radici inestricabili. Risultato? Maurizio De Giovanni ha declinato l’invito. Non verrà in città per presenziare all’iniziativa culturale cui era stato invitato.
Magari, in futuro, tornerà a Salerno da visitatore. Troverà il mare, troverà vicoli che trasudano storia, troverà gente accogliente, magari più di pancia che di testa, ma sicuramente di cuore. Insomma, troverà una città che non è così diversa dalla sua Napoli. E avrà modo di riflettere sul fatto che certi autogol non li faceva soltanto Comunardo Niccolai.
fonte liratv (Ivano Montano)