La storia è narrata con la giusta crudezza, atta a rendere giustizia al dramma vissuto da famiglie ed operai, costretti a lottare spesso contro istituzioni inadempienti. Nero Acciaio, opera che ha visto la sua completa realizzazione nel mese di maggio 2023, pone l’attenzione su tre aspetti: l’importanza della partecipazione della cittadinanza e lo scopo dell’associazionismo, l’infame dicotomia tra diritto alla salute e diritto al lavoro, le intrappolanti maglie legali che non sempre assicurano la giustizia.
L’espediente narrativo crea una formula di facile fruizione e digestione di tematiche altrimenti pesanti e “di nicchia”. Il media fumetto assicura una transgenerazionalità al lavoro realizzato, necessaria per la massima diffusione di un’opera di denuncia. In coerenza con questo scopo, si vuole inserire Nero Acciaio all’interno di progetti scuola all’interno di istituti scolastici di territori sensibili (Taranto, Brescia, Salerno, etc.) e non, al fine di sensibilizzare le generazioni più recenti, puntando sull’educazione alla legalità e alla tutela dell’ambiente.
Nero Acciaio, edito da Les Flâneurs Edizioni, che porta le firme di Davide Bottiglieri (sceneggiatore) e Salvatore Parola (disegnatore), è un lavoro autoriale di grande spessore. Il fumetto è stato presentato in anteprima stamattina, sabato 10 giugno 2023, presso la Casa del Volontariato a Salerno, durante un’intera giornata dedicata alla lotta contro l’inquinamento delle fabbriche.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alla presentazione ed all’analisi del fumetto, moderata da Franco Bruno Vitolo. Numerose le voci autorevoli che hanno partecipato al tavolo attraverso interventi in presenza o videomessaggi: Roberta Rei – giornalista de Le Iene, Davide Bottiglieri – sceneggiatore, Salvatore Parola – fumettista, Lorenzo Forte – presidente Salute e Vita (Salerno), Alfredo Senatore – Direttore CSV Sodalis (Salerno), Fulvia Gravame – Responsabile Peacelink del nodo di Taranto (Taranto), Alessio Rega – Editore Les Flaneurs Edizioni, Paolo Fierro e Luigi Esposito – Medicina Democratica (Napoli), Enzo Tosti – Stop Biocidio (Napoli), Anna Risi – Salute e Vita (Salerno), Alda Sancin – Già presidente dell’Associazione NOSMOG (Trieste), Virginia Rondinelli – Rappresentante Comitato Cittadini e Lavoratori liberi e pensanti (Taranto). Si ringrazia anche Francesco Morra, sindaco di Pellezzano (SA), per la sua capacità e determinazione nella battaglia contro l’inquinamento atmosferico della Valle dell’Irno, che ha dimostrato di stare, con coraggio, accanto alla popolazione.
“Come presidente dell’associazione ‘Salute e Vita’ esprimo grande soddisfazione per la realizzazione del fumetto Nero Acciaio.”, commenta Lorenzo Forte, “Voglio ringraziare lo sceneggiatore Davide Bottiglieri ed il disegnatore Salvatore Parola, bravissimi ad interiorizzare la tematica dell’inquinamento, insieme all’associazione ‘Salute e Vita’ e ‘Sodalis CSV Salerno’. Nero Acciaio parte dalla voglia di raccontare la sofferenza e le grida di dolore di popolazioni in lotta in tutta Italia, ma anche di dare una speranza, a cominciare dalle battaglie che stiamo portando avanti da vent’anni a Salerno sulle Fonderie Pisano, per passare dall’ILVA di Taranto e dalla Ferriera di Trieste (un esempio positivo, quest’ultimo, perché qui è stato fermato il disastro ambientale comportando – report 2021 dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – ‘un significativo miglioramento ambientale e della qualità dell’aria’, a distanza di un anno dalla chiusura) fino ad arrivare alle lotte degli attivisti di ‘Stop Biocidio’ della Terra dei Fuochi a Napoli e Caserta e quelli del comitato ‘Salviamo la Valle del Sabato’ nell’avellinese, classificata tra le aree più a rischio sul territorio nazionale.
Nero Acciaio è un racconto inventato, ma ha la volontà di rappresentare le storie di vita quotidiana di cittadini che assumono sempre più consapevolezza del fatto che, vivere in un ambiente inquinato, in cui lo Stato non garantisce il diritto alla salute, significa essere esposti alla possibilità, in percentuali sensibilmente più alte, di ammalarsi di tumori, patologie polmonari, problemi respiratori e molto altro. Nero Acciaio, partendo da una storia di fantasia, racconta quelle vere di chi viene avvelenato ogni giorno da imprenditori senza scrupoli, che devastano l’ambiente e danneggiano non solo la popolazione, ma anche i propri dipendenti che, con il ricatto del lavoro, rinunciano a salvaguardare la propria salute.
Questo fumetto prende spunto da vicende reali, che anche io in questi decenni ho ascoltato numerose, di cittadine e cittadini che tra loro non si conoscevano ma che avevano un filo rosso che le univa e, purtroppo, spesso un epilogo tragico, che non ha risparmiato nemmeno bambini che vivevano in un territorio inquinato come la Valle dell’Irno. Nero Acciaio racconta il dramma dei disastri ambientali che tutta Italia vive, ma anche la speranza che il diritto alla salute prima o poi prevarrà: non è solo denuncia, ma anche anche valorizzazione delle lotte che tante donne e tanti uomini del nostro Paese portano avanti.
Sono emozionato e commosso dal lavoro realizzato e racchiudo, in questa opera, tanta speranza per smascherare complicità e connivenze in questi vent’anni di lotta in cui abbiamo fatto di tutto, anche andare in trasmissioni nazionali, al Parlamento, in svariati Ministeri, fino a rivolgerci alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo. Abbiamo percorso qualsiasi strada possibile e questa di Nero Acciaio è solo l’ennesima – ma non certo l’ultima – che ha l’obiettivo di raccontare i drammi che viviamo. Auspicando arrivi presto il giorno in cui otterremo Giustizia per i morti e Verità per i vivi”.
“Sceneggiare un lavoro di questo tipo non è stato facile”, conclude Bottiglieri, “Era necessario operare con tatto, discrezione e fantasia, seppur con l’obiettivo di raccontare avvenimenti davvero accaduti o meccanismi esistenti. Sono onorato di essere stato scelto come sceneggiatore di quest’opera di denuncia che ha, tra gli obiettivi, quello di informare e sensibilizzare su una tematica che diventa ogni giorno più centrale e sulla quale, tuttavia, si fanno ancora troppi proclami e poche azioni. La presenza di così tante voci provenienti dall’intero stivale dà una misura della necessità di un’opera come Nero Acciaio”.