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Fiere, un valore aggiunto per l’economia del turismo (di Tony Ardito)

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Il rapporto Prometea-Aefi ha stimato che il turismo fieristico attiva in Italia un valore della produzione di oltre 10 miliardi di euro l’anno, corrispondenti ad un valore aggiunto di 4,8 miliardi di euro, con un impatto occupazionale valutabile in circa 90 mila addetti. In altri termini, ogni euro speso dai visitatori delle manifestazioni, genera 2,4 euro in produzione e 1,1 euro di valore aggiunto per l’economia turistica nazionale.

Un dato considerevole che ha indotto Maurizio Danese, presidente dell’Associazione esposizioni e fiere italiane, a dichiarare: “Il turismo fieristico si conferma una leva ad alto valore aggiunto, in grado di crescere ancora molto in maniera direttamente proporzionale allo sviluppo delle nostre manifestazioni, a patto che ognuno faccia la propria parte sul fronte dei servizi, della logistica e dell’ospitalità”.

Secondo la società di consulenza, che per la prima volta ha realizzato uno studio sull’impatto del turismo fieristico in Italia, i viaggi legati al segmento attivano una spesa annua di beni e servizi turistici di 4,25 miliardi di euro l’anno (di cui 204 milioni di imposte al consumo), creando valore aggiunto per quasi 2 miliardi di euro.

A questo si aggiungono 1,5 miliardi di Pil legati all’impatto indiretto sulle imprese a monte della supply-chain turistica, e un beneficio indotto pari ad altri 1,4 miliardi di euro di valore aggiunto. Una forma di viaggio – quella fieristica – che incide per il 4% sull’intera spesa turistica tipica effettuata in Italia, grazie ai 20 milioni di visitatori registrati ogni anno (il 2,5% sul totale dei viaggi turistici in Italia).

Il valore annuo della produzione delle fiere italiane si attesta a 1,4 miliardi di euro, con 3.700 addetti diretti. Sono 267 le manifestazioni internazionali e 264 quelle nazionali/locali previste nel 2023, con flussi di visitatori che dovrebbero riportarsi sui livelli pre-pandemia (circa 20 milioni di visitatori certificati, di cui 1,5 milioni dall’estero).

La permanenza media è di quasi una notte per visitatore, dato che sale a 2,5 notti per gli stranieri, mentre la spesa media si attesta a 170 euro al giorno (235 euro per gli stranieri).

di Tony Ardito

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