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Capone lo scugnizzo salernitano del dribbling dalla fantasia brasiliana compie 70 anni

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Settanta presenze in Serie A e 78 nel torneo cadetto. E’ nato il 13 giugno 1953 festa grante per Antonio Capone che oggi festeggia anche l’onomastico ed un traguardo importante. Capone è considerato considerato il miglior talento salernitano di sempre. Nella sua carriera stava per indossare anche la maglia della Nazionale. Era nel listone dei quaranta in partenza per l’Argentina ma un infortunio ne ostacolò l’ascesa con la maglia azzurra. Cominciò su un campetto a via Irno, poi dov’è il mercatino di via Piave. La prima partita più o meno vera ai Salesiani dove si presentò col camice bianco da pasticciere. Arrivò per il secondo tempo. La sua squadra perdeva 2 a 0 ma lui di gol ne fece tre dimostrando da subito grande talento e straordinaria tecnica. Primi passi nel Nagc nella Salernitana, poi ai margini della prima squadra.

Nel 2017 venne  insignito con l’attestato di “Salernitano D.O.C.” per essersi identificato con orgoglio con la sua terra di origine. Il brasiliano di Salerno (così era soprannominato negli anni in cui ha calcato i campi di calcio) oggi compie 70 anni: nato e cresciuto a “pane e pallone” tra i vicoli di via Irno ha indossato con orgoglio la maglia della Salernitana dal 1971 al 1975 segnando circa 30 gol, prima di trasferirsi all’Avellino e approdare in serie A, nel Napoli, dove ha giocato dal 1976 al 1981. Auguri Antonio!

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