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Scuole: calo demografico e calo d’iscrizioni nei plessi di Salerno

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Saranno circa 400 in meno rispetto allo scorso anno i bambini salernitani che l’anno prossimo – inteso come anno scolastico – entreranno per la prima volta in aula nella scuola dell’Infanzia. Sono i bambini nati nell’anno della pandemia, il 2020, e sono talmente pochi da far registrare un minimo storico che avrà ricadute pesanti sul futuro delle scuole della provincia.

Nel prossimo anno scolastico si conteranno dietro ai banchi solo 7.708 bambini di tre anni (3.997 maschi e 3.711 femmine) che varcheranno la soglia della scuola pubblica iniziando il ciclo della scuola dell’infanzia.

Dati che arrivano dall’Ufficio scolastico provinciale e che hanno un nome: spopolamento scolastico e delle conseguenze ancora imprevedibili.

La situazione, che spaventa alcune comunità più di altre, non risparmia neanche il capoluogo dove saranno solo 707 i nuovi grembiulini: a Fratte 22; a Giovi e Ogliara 65; a Mariconda, Parco Arbostella e Fuorni 150. A Torrione, dove insistono due comprensivi come la Matteo Mari e la Giovanni Paolo II, 113 i neoiscritti. Nel centro storico solo 29 piccoli alunni, mentre nel resto del centro città 89 i bambini in classe dopo l’estate. Tra il Carmine e il quartiere Irno gli iscritti nei comprensivi Calcedonia, Tasso e Medaglie d’Oro sono in tutto 173. A Pastena 66.

Il futuro delle nostre scuole, delle nostre classi, il nostro futuro, è affidato a loro

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