Nel corso delle verifiche dei militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno, è emersa l’esistenza di un gruppo dedito allo spaccio di droga capeggiato da Domenico Tamarisco, detto “Nardiello”, già noto alle forze dell’ordine. Quest’ultimo avrebbe fatto da ponte tra i clan di Torre Annunziata e quelli calabresi al fine di acquistare grandi carichi di cocaina a prezzi vantaggiosi, per poi smerciarli in Campania. Tamarisco avrebbe allacciato tali rapporti, nello specifico con Gianluca Rovito e Pietro Santagada, proprio nel corso della sua permanenza forzata a Scalea, attraverso i quali avrebbe partecipato a veri e propri summit con esponenti della criminalità calabrese, dell’Agro nocerino e della provincia di Napoli.
Tamarisco si sarebbe poi posto al vertice della neonata organizzazione, con il ruolo di coordinatore e del reperimento della droga, che Rovito e Santagada, assieme al nocerino Maiorino avrebbero poi trasferito in Campania. La Guardia di Finanza, a riscontro delle ipotesi investigative, lo scorso gennaio, intercettò una vettura diretta in provincia di Salerno, sulla quale erano nascosti in vari pannelli e scomparti oltre 6 chili di cocaina, che se immessa sul mercato dello spaccio avrebbe fruttato più di 4 milioni di euro.
A Tamarisco gli investigatori contestano di aver “importato” dalla Calabria una partita da circa 2 quintali di sostanza stupefacente.