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Bus delle autolinee private dirottati all’Arechi: servizi inesistenti, protesta degli autisti

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Sono sul piede di guerra, spalleggiati in particolare dall’organizzazione sindacale di categoria della Filt Cgil di Salerno, i conducenti degli oltre dieci pullman delle autolinee private che, ogni giorno, trasportano i pendolari che provengono dalla provincia a Sud di Salerno.

Un viaggio che parte dai vari Comuni di residenza alle ore 5 e che poi riprende, in direzione contraria dopo le 14 e, in alcuni casi, anche dopo le 17, per far rientro a casa.

Gli autisti, attraverso il sindacato, contestano il provvedimento emesso dal Comune di Salerno, che ha disposto la sosta di questi bus in un’area ricavata all’esterno dello stadio Arechi.

Si tratta di una zona che non è minimamente attrezzata per l’ospitalità: non ci sono bagni, non ci sono punti di ristoro, non ci sono servizi e neppure pensiline per potersi proteggere dal sole cocente in attesa di ripartire.

I conducenti dei mezzi di trasporto lamentano anche il fatto che per raggiungere l’area dell’Arechi dal centro di Salerno devono compiere dei chilometri aggiuntivi che non vengono loro riconosciuti e pagati dalle aziende per le quali lavorano.

E, inoltre, fanno presente di essere esposti anche a rischi di sicurezza, dal momento che già lo scorso anno si sono registrati episodi di aggressione.

In precedenza parcheggiavano nei pressi del porto commerciale di Salerno. Avevano chiesto come alternativa l’area di sosta di via Vinciprova, ma è stata loro negata.

Non intendono sopportare oltre questa situazione di disagio e sono pronti ad attuare anche clamorose forme di protesta, minacciando di parcheggiare i loro mezzi di davanti all’ingresso della Provincia di Salerno, lungo via Roma.

 

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