Le testimonianze di questo turismo di nicchia, in carrozza e non in pullman avveniristici come oggi sono state raccolte nella Mostra all’Archivio di Stato di Salerno, diretto da Fortunata Manzi, “Non ve n’è un’altra egualmente bella – La scoperta della provincia salernitana nelle esperienze dei viaggiatori fra Otto e Novecento”, a cura di Salvatore Amato e Tiziana De Donato, per evidenziare l’evoluzione di un turismo che, però, ha sempre apprezzato un territorio pieno di bellezze. La Mostra, partita lo scorso 9 giugno nell’ambito di Archivissima, si protrarrà fino al 15 luglio. In essa piante, immagini, registrazioni di polizia, folder della Settimana salernitana del turismo del 1932, visite di Reali, ma anche carte giudiziarie, che raccontano tanti fatti e fattacci come i rapimenti ad opera della famigerata Banda Manzo, fino ad altri episodi criminali in cui i turisti furono vittime, ma anche rei.
E oggi? Un focus sul tema: “Grand Tour ieri e oggi – da viaggio d’élite a rito consumistico”, avrà luogo venerdì 16 giugno, alle ore 17:30, nella sala Bilotti dell’Archivio di Stato (piazza Abate Conforti, 7), in un originale confronto fra l’analisi storica e l’attualità realizzato da autorevoli relatori.
Questo il programma:
Introduce:
Fortunata Manzi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Salerno;
Saluti istituzionali:
Francesco Morra, Consigliere delegato alla Cultura della Provincia di Salerno;
Ne dibattono:
Alfonso Andria, Presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali;
Ada Patrizia Fiorillo, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Università di Ferrara;
Dario Scalabrini. Direttore FIAVET Campania e Basilicata;
Lucia Serino, Giornalista e progettista culturale;
Secondo Squizzato, Console e Coordinatore di Territorio di Salerno del Touring Club Italiano
Modera:
Andrea Manzi, Giornalista