In meno di sei mesi sono stati disposti 46 provvedimenti d’espulsione, 49 ordini del questore a lasciare il territorio nazionale, 18 trattenimenti nei centri di permanenza per i rimpatri, sette misure alternative, 15 respingimenti con il consequenziale ordine di lasciare il territorio nazionale, 23 dinieghi ad altrettante richieste di posti nei centri di permanenza per i rimpatri, un rimpatrio coattivo, 96 cittadini extracomunitari rintracciati dai vari uffici di polizia in provincia e invitati a presentarsi e due allontanamenti comunitari.
In seguito a tali controlli si è evitato l’arrivo di circa 1.200 aspiranti lavoratori stranieri senza titolo. Ed è emerso che oltre 60 datori di lavoro non avevano i requisiti richiesti dalla normativa vigente per accedere alle quote massime di ingresso annualmente stabilite dall’ultimo decreto di programmazione dei flussi di ingresso.