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Tagli scuole in Campania. De Luca: “Imbecilli hanno mandato docenti da Napoli a Bolzano”

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La riforma della scuola progettata dal Governo ha destato preoccupazioni tra gli enti locali, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, va all’attacco: “Sulla riforma della scuola la preoccupazione c’è, ma comincio a essere ottimista pensando a quando eravamo quasi in campagna elettorale e qualche imbecille a Roma del Governo Renzi aveva inventato l’algoritmo: prendevano insegnanti da Napoli di 50 anni con tre figli e li mandavano a Bolzano. Ma si può essere così imbecilli?”

Durante un incontro con i sindaci e i presidi delle scuole campane, segnala il sito locale Otto Pagine, l’assessore regionale alla Scuola Lucia Fortini ha presentato una proiezione preoccupante: la riforma porterebbe alla chiusura di 120 istituti in Campania, riducendo il numero da 959 a 839. Le province più colpite sarebbero Napoli e Salerno, con rispettivamente 36 e 41 scuole in meno.

Fortini ha commentato anche la proposta del governo di un numero medio di 961 alunni per ogni scuola, definendola “sconvolgente”. Ha sottolineato che questa decisione non dovrebbe essere presa dal Ministero dell’Economia e Finanze, ma dovrebbe coinvolgere le autorità scolastiche.

La Campania non è l’unica regione a sollevare obiezioni. Fortini ha rivelato che anche la Sardegna, l’Abruzzo, la Puglia, l’Emilia e la Toscana hanno votato contro la riforma. Tuttavia, ha espresso la sua delusione quando gli assessori di Calabria e Basilicata, che avevano promesso di resistere alla riforma, hanno infine votato a favore.

Fortini ha chiesto un approccio più partecipativo alla riforma, coinvolgendo le autorità locali, le scuole e i sindaci. Ha inoltre ricordato che il decreto non tiene conto di parametri correttivi per zone montane e isole, e che la dispersione scolastica dovrebbe essere un fattore da considerare.

Fonte OrizzonteScuola

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