“Nel provvedimento viene stabilito che ad Agropoli saranno disponibili tre mezzi di soccorso – sottolinea Tommasetti – La cosa grave è che nessuno di essi avrà un rianimatore a bordo. Sono previste infatti due ambulanze, una con medico, infermiere e autista, l’altra con autista e infermiere, più un’automedica con medico e infermiere ma senza rianimatore. Il tutto a decorrere dal primo luglio. Significa che entro due settimane Agropoli e il Cilento perderanno un altro punto di riferimento per l’assistenza, in un territorio già fortemente penalizzato dalle scelte politiche degli ultimi anni”.
Il depotenziamento del presidio avviene, come osserva il consigliere regionale, nel periodo meno opportuno. “Con il venir meno del rianimatore e dell’ambulanza rianimativa – avverte Tommasetti – si lascia sguarnita un’area della nostra provincia che proprio d’estate bisognerebbe invece rafforzare. A breve infatti le mete cilentane saranno prese d’assalto dai turisti e con essi, verosimilmente, aumenteranno le persone bisognose di assistenza, complice l’incremento dei malori e degli incidenti stradali. Un contraccolpo che il sistema sanitario fa sempre più fatica ad assorbire”.
Infine la stoccata all’Azienda sanitaria: “Le cronache locali raccontano sempre più spesso di pazienti costretti a vere e proprie odissee tra ospedali che possono rivelarsi fatali. È l’effetto di scelte come questa che vanno in senso contrario rispetto alle esigenze della popolazione”.