Sono state quasi 167 mila le unità residenziali compravendute in questo primo trimestre dell’anno, in tutt’Italia. circa quindicimila in meno dello stesso periodo del 2022. Anche Salerno non è lontana da questi scenari nazionali, anche se il Sud regge meglio con un calo intorno al 5, 1 % a confronto con il primo trimestre del 2022.
Cosa è successo quindi nei primi 3 mesi ? In verità sono in atto dei trend del tutto prevedibili come:
-L’aumento dei tassi di interesse applicato ai mutui che ha pesato sulle decisioni di acquisto delle famiglie. le condizioni precedenti dei tassi erano fin troppo favorevoli e non piu replicabili , hanno fatto in modo di disabituare l ‘utenza alla NUOVA REALTÀ , attuale, più realistica e in linea con i cambiamenti macroeconomici.
– il grado di fiducia misurato comunque da parte degli acquirenti è buono i anche se pare essersi esaurita la spinta della ricerca di spazi più ampi del periodo post pandemia:
La frenata è quindi “figlia” della crescita dei tassi di interesse e di una situazione che ci aveva abituati a vivere in un quadro di tassi di interesse forse irripetibile. Certamente irripetibile a breve. Bisogna che il mercato si adegui. Vediamo poi che cresce il “prodotto” sui portali, perché si vende meno. I prezzi si sono fermati ma l’aumento del prodotto a disposizione porterà a una riduzione dei prezzi e a un aumento delle opportunità di chi compra per una trattativa.
Le abitazioni nuove di fascia media fanno, invece, fatica.
Sembrerebbe ci sia difficoltà ad avviare i nuovi cantieri a causa dei rincari delle materie prime per cui credo che vedremo un calo del nuovo prodotto sul mercato nei prossimi mesi. Ci stiamo addentrando in una fase di stabilizzazione lenta e costante del mercato intesa come valori di vendita e numero di transazioni che prenderà tutto il 2023 e forse parte del 2024.
Nicola Della Rocca – (specialista del cambio casa)